E’ il tuo divenire che ti ferisce
il tuo mutare ed essere
incostante riflesso di te stesso
volubile nuvola che cambia al vento
e con questo si trasforma.
Tu, infruttescenza di tarassaco
ti disperdi
nell’esalazione del sospiro di
una fanciulla
e con essa svanisci smarrendo te stesso
giovane galante e fatuo.
Tu, mai uguale al tuo antecedentemente
cerchi nel nuovo il fremito di cui sei
carente
facendo della tua storia un arlecchino
tessuto.
Con la tua rozza astuzia
sfuggi al laccio del sentimento
restando un vile servo di te stesso
prigioniero di un effimero
momento di piacere.
Francesca Agostinelli