mercoledì 20 gennaio 2016

Ora è adesso

Dipingiamo all'oscuro
dal nostro volere
come ciechi scultori
fragili opere d’arte.

Plasmiamo nei giorni
sussurri di marmo
implacabili gesti
che diventano lastra
sul nostro cammino.

Ritorniamo sui passi
così all'improvviso
se sull’avvenire
il dubbio ci assale
ed è lì che cerchiamo
le nostre risposte
nell’antico groviglio
di preghiere irrisolte.

Sfioriamo la vita
immersi in silenzio
di un bassorilievo 
percorriamo il profilo
bramando il ricordo
torni presente.

Realizziamo già tardi
l’inutile senso
dell’interrogare 
il remoto vissuto
e ancor più tardi 
torniamo
mortali indecisi
a capire che il verso
è guardare in avanti
vincendo nell’oggi
i passi temuti.  


Francesca Agostinelli







lunedì 11 gennaio 2016

Tramonti senza orizzonte

Non vediamo 
che spicchi di cielo
frammenti ad incastro
di un manto stellato
fra torri e palazzi
confinato lontano.

Ricerchiamo all'incrocio
di strade affollate
uno scorcio di prato
il profumo del vento
ma ciò che troviamo
è solo smog e cemento.

Viviamo correndo
angosciati in affanno
con l'ansia di perdere
un minuto o del tempo
bramando ingannati
solo fama e denaro.

Eppur sospiriamo
credendoci liberi
rinchiusi fra muri
ipnotizzati dai conti
in assenza di vento
senza mare e orizzonti.

Ed è in questo modo
che i giorni viviamo
in mezzo agli ingorghi
lontani dai monti
ove senza coscienza
intanto periamo.

Francesca Agostinelli