Dipingiamo all'oscuro
dal nostro volere
come ciechi scultori
fragili opere d’arte.
Plasmiamo nei giorni
sussurri di marmo
implacabili gesti
che diventano lastra
sul nostro cammino.
Ritorniamo sui passi
così all'improvviso
se sull’avvenire
il dubbio ci assale
ed è lì che cerchiamo
le nostre risposte
nell’antico groviglio
di preghiere irrisolte.
Sfioriamo la vita
immersi in silenzio
di un bassorilievo
percorriamo il profilo
bramando il ricordo
torni presente.
Realizziamo già tardi
l’inutile senso
dell’interrogare
il remoto vissuto
e ancor più tardi
torniamo
mortali indecisi
a capire che il verso
è guardare in avanti
vincendo nell’oggi
i passi temuti.
dal nostro volere
come ciechi scultori
fragili opere d’arte.
Plasmiamo nei giorni
sussurri di marmo
implacabili gesti
che diventano lastra
sul nostro cammino.
Ritorniamo sui passi
così all'improvviso
se sull’avvenire
il dubbio ci assale
ed è lì che cerchiamo
le nostre risposte
nell’antico groviglio
di preghiere irrisolte.
Sfioriamo la vita
immersi in silenzio
di un bassorilievo
percorriamo il profilo
bramando il ricordo
torni presente.
Realizziamo già tardi
l’inutile senso
dell’interrogare
il remoto vissuto
e ancor più tardi
torniamo
mortali indecisi
a capire che il verso
è guardare in avanti
vincendo nell’oggi
i passi temuti.
Francesca Agostinelli